San Leo
Nell’estate del 1944 la banda autonoma “Mazzini” diede vita a San Leo a una sorta di governo libero locale (Giacomini, 2008 p. 273). Il tutto durò all’incirca venti giorni: dal 23 giugno al 14 luglio (Mari enfatizza e anticipa l’episodio a “verso la metà di maggio”; pp. 225-6). Nella cittadina si trovava una nutrita guarnigione di fascisti, tedeschi e carabinieri. Dopo due giorni di schermaglie, i partigiani riuscirono a forzare le difese naturali della Rocca, penetrare e occupare la città. Il Fascio fu sciolto, carabinieri e militi della “Flugwae” disarmati e posti agli ordini dei partigiani. In quel periodo fu nominato un Commissario straordinario per il Comune, che assicurò i servizi civili, sociali e il rifornimento di derrate alimentari. Inoltre tutti i documenti riguardanti i renitenti di leva ed i conferimenti obbligatori all’ammasso furono distrutti (Severi, 1997 pp.75-76).
Bibliografia
R. Giacomini, Ribelli e partigiani. La Resistenza nelle Marche 1943-1944, Affinità elettive, Ancona 2008.
G. Mari, Guerriglia sull’Appennino. La Resistenza nelle Marche, Argalia, Urbino 1965.
S. Severi, Il Montefeltro tra guerra e liberazione 1940-1945, Società di Studi Storici per il Montefeltro, San Leo 1997.