Serra Sant’Abbondio, 28 gennaio 1908 – Pergola, 30 0ttobre 1966
Aderisce al PCI alla fine degli anni Venti, nel momento più critico provocato dallo smantellamento della struttura clandestina del partito. Le minacce dei fascisti e le difficoltà lavorative lo costringono nel 1931 a emigrare in Lussemburgo, a Differdange, nel cantone di Esch-surAlzette, ai confini tra il Belgio e la Francia. Entra in contatto con la comunità degli emigrati italiani e i numerosi antifascisti che ne fanno parte. È sorvegliato e ben presto la polizia lo iscrive in Rubrica di frontiera per attività antifascista. Nel maggio del 1940 i tedeschi invadono il Lussemburgo e la situazione si fa difficile per gli italiani antifascisti. Ad agosto Raffaelli è arrestato, tradotto in Italia e confinato alle Tremiti per due anni dove, a fine pena, è trattenuto come internato. Ritorna in libertà nell’agosto 1943 e raggiunge Serra Sant’Abbondio. Tra novembre e dicembre è fra i più attivi a dare seguito alla decisione del CPLN di organizzare nella zona di Cantiano, dove si trova già Erivo Ferri, i primi gruppi partigiani. Nel gennaio 1944, dopo la costituzione del distaccamento “Picelli” è la volta del “Gramsci”, con base nella zona di Frontone, il cui comando è affidato a Raffaelli (“Ugo”), che si distingue per la brillante azione di sabotaggio nella miniera di zolfo di Ca’Bernardi – la prima azione partigiana che impegnò un intero distaccamento – e l’occupazione, durata diverse ore, del paese di Piobbico alle falde del monte Nerone. La conoscenza del territorio e la capacità di comando sperimentata e acquisita sul campo, gli valsero il riconoscimento, da parte della Commissione governativa regionale, del grado amministrativo di capitano. Rimane legato all’esperienza resistenziale attraverso l’ANPI locale e provinciale.
Fonti: ANPPIA (a cura di), Antifascisti nel Casellario politico centrale, voll.20, Roma 1988-1995, ad nomen; ASAPU, Frontone 1945-1995, 01-8-16-b.141-fasc.16.
Bibl.: Provincia di Pesaro e Urbino-Anpi Provinciale, La V Brigata Garibaldi “Pesaro”, Pesaro 1980, pp.22-23,25,29; E. Cappellini, “Marco” racconta…, Il Pci marchigiano nelle memorie di un suo dirigente (1921-1956), Edizoni Nuove Ricerche, Ancona 1983, pp.82-84; L. Cicognetti-P. Giovannini, Per una storia dell’antifascismo pesarese. Biografie politiche in P. Giannotti (a cura di), La Provincia di Pesaro e Urbino nel regime fascista. Luoghi, classi e istituzioni tra adesione e opposizione, il lavoro editoriale, Ancona 1986, p.275.
(E. T.)
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