Valentini Antonio

Orciano, 30 aprile 1890 – Morata de Tajuña, 11 o 12 febbraio 1937

Adolescente è attratto dal pensiero anarchico ma non si impegna concretamente nell’attività politica. Lavora come stagnino e nel 1920 si trasferisce a Roma e mette su famiglia. Nel 1922 emigra in Francia con residenza nel dipartimento Pas de Calais lavorando in miniera. Nel 1928 si sposta a Parigi dove trova lavoro come guardiano notturno al Village Suisse, sullaa Rive Gauche. Non sappiamo molto della evoluzione dei suoi convincimenti politici sebbene nel 1924 in una lettera al fratello Mariano lo abbia messo al corrente dei suoi sentimenti anarchici e di essersi abbonato alla rivista quindicinale “Pensiero e Volontà” diretta da Errico Malatesta. É certo che molto importate è stata l’influenza esercitata su di lui dal fratello che nel luglio del 1927, per la sua attività di propagandista anarchico e di antifascista, era stato ammonito per due anni, interamente scontati. Nel gennaio 1937 raggiunge la Spagna per arruolarsi nella XV Brigata internazionale, Battaglione “Dimitrov” e un mese dopo muore durante le prime fasi della battaglia del Jarama, nei dintorni di Madrid.

Fonti: ACS-CPC, B.5293, fasc.014573 (1926-1942); ANPPIA (a cura di), Antifascisti nel Casellario politico centrale, voll.20, Roma 1988-1995, ad nomen; www.antifascistispagna.it.

Bibl.: R. Lucioli, Gli antifascisti marchigiani nella guerra di Spagna. (1935-1939), Anpi Marche-Irsmlm, Ancona 1992, p.132; La Spagna nel nostro cuore. 1936-1939. Tre anni di storia da non dimenticare, AICVAS, Roma 1996, p.476.

(E. T.)