Le notizie riportate in verde provengono da fonti diverse non coincidenti
Le notizie riportate in blu sono ancora in fase di verifica
Le notizie che terminano con (AS) sono riportate anche nell’atlante delle stragi
1° novembre (lunedì) = Ancona subisce il bombardamento aereo più grave della guerra. Si contano oltre 1.050 vittime; 724 solo nel rifugio delle carceri.
Spedizione tedesca a Ca’Mazzasette con l’obiettivo di arrestare FERRI Erivo che però riesce a fuggire.
A Ca’Mazzasette vengono uccisi dai tedeschi CECCHINI Adele e GUARANDELLI Assunta e in località Casacce, BERNARDI Pierino contadino che cercava di sottrarsi alla cattura; sono danneggiate una decina di case e vengono presi in ostaggio 28 persone, durante lo scontro muore un tedesco. (AS)
Attacco da parte del gruppo “Montenero” a truppe tedesche nei pressi di Frontale che causano due morti, nella circostanza secondo TIRABOSCHI perde la vita anche un partigiano. Di questo scontro l’unica fonte è la relazione Tiraboschi. Il fatto che SENIGALLIA Sergio nelle sue varie testimonianze non ne parli mai ci lascia dei dubbi, anche perché non troviamo riscontri su un partigiano morto il 1° novembre.
2 novembre (martedì) = uomini appartenenti al gruppo “Lucio” assaltano il presidio fascista di Petriolo, impadronendosi di armi e vettovagliamento, un partigiano resta ferito nell’azione.
Di nuovo bombardata Ancona nelle zone della stazione e rioni di Piano San Lazzaro, Posatora, Grazie. Si registra un morto.
Nella notte tra il 1 e il 2 assaltato, da partigiani, il magazzino del Consorzio agrario in località Morichella nel comune di San Ginesio.
3 novembre (mercoledì) = bombardata per la prima volta Jesi, zona aeroporto, distrutti tre bombardieri tedeschi.
ZAMMIT Salvatore è nominato commissario prefettizio del comune di Ancona.
4 novembre (giovedì) =
5 novembre (venerdì) = mitragliata Falconara e sganciate bombe per cercare di distruggere i ponti sul fiume Esino.
Assaltato dai partigiani altro magazzino di raccolta del grano, in località Morichella nel comune di San Ginesio.
Assalto da parte di ignoti del deposito di grano di Porto Recanati.
6 novembre (sabato) = gappisti anconetani trafugano da villa Beer, sede del comando tedesco, armi e munizioni.
Ucciso dai tedeschi nel porto di Pesaro il comandante di nave BERTINI Appio, incautamente non si ferma all’intimidazione dell’alt.
7 novembre (domenica) = Pesaro mitragliata la zona di Muraglia; è la prima azione alleata contro la città, non provoca vittime, forse intesa solo per saggiare il fuoco di sbarramento.
Arrestati a Jesi 12 antifascisti tra cui CAROTTI Pacifico, PONZETTI Alfredo, SERRANI Angelo e Bruno, VICHI Antonio, CONTUZZI Pietro, trasferiti nelle carceri di Ancona e poi di Pesaro.
Bando del capo di stato maggiore dell’esercito di Salò generale Gambara, per il reclutamento di volontari sottufficiali graduati e soldati aperto a tutte le classi dal 1906, con allettanti condizioni economiche.
Rastrellamento, nella zona di Castel di Croce per catturare prigionieri evasi dai campi di prigionia, da parte dei carabinieri di Force.
Bombardata Ancona, cantiere navale e zona porto, 22 morti quasi tutti carcerati.
Ucciso dai tedeschi a Pesaro RUGGERI Anteo, azionista ed esponente di primo piano dell’antifascismo locale, si era costituito ai tedeschi per ottenere il rilascio della moglie arrestata al suo posto il 5 novembre.
8 novembre (lunedì) = riunione nei pressi di Ca’Mezzasette, sono presenti RICCI Ottavio, FERRI Enrivo, ANNIBALI Adler e altri, si decide il trasferimento di FERRI nella zona Cagli-Cantiano, contemporaneamente si decide la costituzione di un comitato per l’assistenza delle famiglie dei partigiani.
Arrestato CORDONET Giorgio in un albergo di Novafeltria, è sospettato di fornire armi ed alimenti ai partigiani.
Notte, apertura magazzini di grano a Matelica, da parte degli uomini del gruppo “Roti”. Il grano trafugato serve per le necessità del gruppo, ma in parte viene lasciato anche alla popolazione.
Muore, all’ospedale di San Severino, per le ferite riportate, CHIARALUCE Quinta contadina ferita da un’incursione aerea il 3 dello stesso mese, lungo la provinciale che da San Severino porta a Macerata.
9 novembre (martedì) =notte tra il 9 e 10, partigiani forzano l’ammasso di Morico in comune di San Ginesio e poi distribuiscono alla popolazione.
10 novembre (mercoledì) = apertura silos di grano a Sarnano, da parte dei partigiani del gruppo “Piobbico”.
Riunione a Montenero di Cingoli tra vari esponenti della resistenza locale per discutere sul possibile comando unificato della lotta.
11 novembre (giovedì) = FERRI Erivo arrivato nella zona di Cantiano, a Pontedazzo, uccide un fascista e ne ferisce un altro che avevano tentato di fermarlo.
Il gruppo “Eremita” distribuisce alla popolazione di Esanatoglia il grano dell’ammasso, dopo aver forzato i magazzini.
12 novembre (venerdì) = uomini del gruppo BATA’, in collaborazione con esperti dell’aeronautica del disciolto esercito italiano passati alla resistenza, si incontrano per preparare nella zona del San Vicino una pista di lancio e atterraggio per i velivoli alleati.
Si stabilisce a Macerata, dopo una breve permanenza ad Ascoli, l’amministrazione tedesca di occupazione delle Marche.
Nella notte tra l’11 e il 12 bombardata stazione di Falconara e mitragliata strada Falconara-Senigallia, poi bombardato l’aeroporto di Jesi.
Mitragliato, da aerei alleati, un treno alla stazione di Amandola, muoiono il geometra MERCURI Diego e il giorno dopo IACHELLI Filomena all’ospedale di Amandola, si contano inoltre otto feriti.
13 novembre (sabato) = esce ad Ascoli Piceno il primo numero del “Il Popolo Piceno” bisettimanale della federazione dei fasci, diretto dal federale LORELLO Lucio Carlo.
14 novembre (domenica) = il gruppo “Carpignano”, futuro gruppo “201 volante”, attacca la caserma dei carabinieri di Belforte e asporta un numero irrisorio di armi.
Assaltato un magazzino della RSI a San Ginesio, da quelli del gruppo “Nicolò”, asportate coperte e lenzuola.
Uccisi, da un attacco aereo alleato, mentre erano su un camion nei pressi di Cavaceppo sulla strada salaria, due abitanti di Acquasanta CIRIACI Filippo e un altro sconosciuto.
15 novembre (lunedì) = attacco nazi-fascista al gruppo “Batà” rimane ucciso un ufficiale tedesco.
Attacco navale al porto e centro abitato di San Benedetto del Tronto. Non il primo, il giorno 11 novembre, sempre da parte del mare era stato cannoneggiato tutta la zona del porto.
16 novembre (martedì) = arrestato a Macerata BATA’ Mario comandante partigiano. Si trova nel capoluogo per prendere contatti con esponenti del CLN e avere direttive d’azione.
Muoiono durante un mitragliamento nei pressi della ferrovia a Fontespina (Civitanova Marche), LUCIANI Arcangelo e GIORGETTI Maria.
17 novembre (mercoledì) = a Pesaro un proiettile di artiglieria sparato dai tedeschi durante un’esercitazione uccide 14 persone, in prevalenza ragazzi che stavano giocando in piazza Spalato oggi piazza degli innocenti. Le vittime sono; ANASTASIA Giovanni, DESIDERI Carlo, FAEDI Antonia, GENNARI Antidia, MASINI Giovanni, MORETTI Attilio, MORGONI Vittorio, PAGNINI Primo, SAGLIOCCO Adalberto, TAMBURINI Sandro, VAGNINI Bruno, VOLPINI Antonio, VOLPINI Romano, VOLPINI Vittorio.
Muore a Visso EMILIANI Sante (cause sconosciute ma risulta nel monumento ai caduti della Seconda guerra mondiale).
Mitragliamento aereo a nord di Ancona preso di mira un camion, muore un civile CIRILLI Riccardo.
18 novembre (giovedì) = elementi del gruppo “Carpignano” (Tolentino) entrano nella caserma dei carabinieri di Tolentino e liberano due inglesi arrestati dopo essere fuggiti dal campo di Sforzacosta.
19 novembre (venerdì) = muore a causa bombardamento dei ponti tra Civitanova e Porto S’Elpidio, RUGGERI Riccardo.
20 novembre (sabato) = disarmo dei carabinieri della caserma di Fiastra da parte di appartenenti al gruppo di “Piobbico”, che nell’occasione prelevano anche viveri e vestiario.
Apertura dei magazzini dell’ammasso a Matelica, da parte dei partigiani del gruppo “Roti”.
Asportato grano dai silos di Sarnano e distribuiti alla popolazione della frazione di Piobbico dai partigiani della banda omonima.
Annunciata la creazione della GNR (Guardia nazionale repubblicana) formata dalla milizia volontaria (MVSN), dai carabinieri e dalla polizia dell’Africa italiana.
21 novembre (domenica) = bombardata Fano, nessuna vittima.
22 novembre (lunedì) = elementi del gruppo “Carpignano” sottraggono armi dalla caserma dei carabinieri di Caldarola.
Processo e condanna a morte per Mario BATA’.
Mitragliata stazione di Fabriano con diverse persone ferite. Durante l’attacco muore per infarto CIOCCI Carlo, già ricoverato in ospedale, mentre cercano di portarlo al rifugio.
23 novembre (martedì) =
24 novembre (mercoledì) = scontro a fuoco a Frontale tra uomini del gruppo “Mario” e “Montenero” e una pattuglia tedesca di quattro uomini. Viene ucciso il partigiano somalo ABBAMAGAL Carlo, e muore pure l’interprete fascista, KAUFMANN Giuseppe. Sulla data e sulle modalità di svolgimento dello scontro vedere la scheda allegata (cliccando su Frontale).
25 novembre (giovedì) =
26 novembre (venerdì) = convegno organizzato dal Cln di Macerata e tenuto a Cingoli in casa Salomoni. Partecipano tra gli altri, D’INNOCENZO Ezio e il ten. col. ZONGHI. Il Cln di Tolentino ebbe il compito di assistere i gruppi partigiani di Monastero, San Ginesio e Piobbico.
Bombardata Ancona, zona porto e cantiere, Forte della cittadella e via 29 Settembre, si contano quattro persone decedute: AGOSTINELLI Maria e suo figlio Achille, MARISELLI Armando e DE DEMETRIO Gino.
Bombardata Senigallia vicino alla ferrovia, un morto GIRALDI Enrico, bombardato ponte sul fiume Esino presso Falconara, mitragliati zone del comune di Ostra e di Monte San Vito.
Muore a Fano, durante un bombardamento alleato verso la foce del fiume Metauro, MARIOTTI Eugenio.
27 novembre (sabato) = bombardata Civitanova Marche, l’obiettivo la fabbrica di armi Cecchetti, purtroppo il bombardamento interessa gran parte della città, si contano diciannove vittime: FRANCESCHETTI don Nazzareno e sua sorella Assunta, STRACICH Maria, CERQUETTI Annunziata, MAZZARECCHIA Domenico, MAZZARECCHIA Gentile, PAOLINI Annunziata, DI LUPIDIO Serafino, ROMAGNOLI Luigi, TOGNETTI Gina, ROMAGNOLI Vanda, ROMAGNOLI Pompeo, ROMAGNOLI Alfredo, ROMAGNOLI Mario, ROMAGNOLI Alberto, RIPANI Orlanda, PERINI Giovanni, CIPOLLA Luigi, SOLAZZI Luigi.
I fascisti assaltano Matelica per dare un segnale ai partigiani, si eseguono diversi arresti, tra cui il comandante del gruppo “Roti” il tenente BALDINI Giuseppe, i fratelli LORI Mario e Carlo e SIMONETTI Gualtiero e altri (alcuni di questi vengono tradotti in Ancona e liberati quasi subito, Baldini resta in stato di fermo).
Esce a Macerata il primo numero di “L’Azione Repubblicana” settimanale della federazione fascista.
I carabinieri di Acquasanta arrestano, durante un rastrellamento, due ex prigionieri greco-ciprioti: VRETEAS Giorgio e KONDAXIS Gregorio militari, i due verranno uccisi ma si ignora il giorno.
Bombardata San Benedetto del Tronto muoiono venticinque persone, sedici nella stessa giornata altri nove nei giorni seguenti a causa delle ferite riportate: CINAGLIA Maria, PAPETTI Lidia, PAPETTI Lia, PACI Nicola, NAPOLETANI Maria Sofia, MASCITTI Nicola, Di NUNZIO Domenico, CUPIDO Vincenza, BRUNI Achille, MORA Giuseppe, MORELLI Guido, TREVISANI Annunziata, PASQUALI Vincenzo, CONSORTI Giuseppina, CURZI Teresa, RICCI Nicola.
CAPECCI Regina morirà il 7 dicembre, CADARESE Michele deceduto due giorni dopo, CHIOMA Maria tre giorni dopo, LIPPI Raffaele morto il 4 gennaio, MORELLI Luigi morto due giorni dopo, MOSCA Adele morta il giorno dopo, PIGNOTTI Nicola tre giorni dopo, SILENZI Emidio deceduto l’8 dicembre, TESTA Giuseppe morto l’11 gennaio.
28 novembre (domenica) = il Gap di Morro d’Alba compie un’azione di sabotaggio contro l’aeroporto di Jesi. Sono messi fuori uso impianti elettrici e linee telefoniche.
Approdano alla foce del Chienti: PIRANI Florindo, DE ARCANGELIS Silvio e RAFFAELLI Aldo con una radio trasmittente (missione PRD).
Civili assaltano l’ammasso di Staffolo.
A San Benedetto del Tronto durante un diverbio con dei militari tedeschi vengono colpiti il maresciallo dei carabinieri NARDONE Luciano che muore sul colpo e il carabiniere CECI Isaia che muore due giorni dopo. (AS)
29 novembre (lunedì) = nella notte tra il 28 e 29 vengono sottratte armi ad un treno in sosta nella stazione di Senigallia.
Si conta un morto civile per alcune bombe alleate cadute nel comune di Ripatransone.
30 novembre (martedì) = abusando della qualifica di patrioti alcuni malintenzionati saccheggiano l’ammasso di grano di Fiastra.
Ordinanza del generale Gambara per i militari sbandati dopo l’8 settembre ai quali viene intimato di presentarsi entro il 15 dicembre ai podestà dei comuni di residenza per sistemare la loro posizione militare, promesso il rilascio di un foglio di licenza illimitata in attesa di congedo.
Promessi premi in denaro per ogni arma dell’esercito riconsegnata ad un comando militare.
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