Riofreddo di Visso

A Riofreddo, piccola frazione di Visso, si incontrarono più di una volta i comandanti e i commissari delle formazioni partigiane dell’Umbria e delle Marche e i rappresentanti del CLN di Roma, per dibattere sulle modalità di creazione di un Comando Unico della zona umbro-marchigiana.

Nel corso del convegno che si tenne alla fine di marzo, il 28 secondo la maggior parte delle ricostruzioni, fu costituita la Brigata Spartaco, il cui comando venne affidato al tenente Giorgio Gatti. La Brigata incorporò soprattutto le bande dell’alto maceratese: Visso, Serravalle, Massa, Fiastra e Fiungo; non parteciparono e restarono fuori le bande di Monastero e Piobbico, ma anche il CLN di Macerata e la missione “Man”, che dopo l’eccidio di Montalto aveva spostato la sua attenzione nella zona del Pesarese.

Il Maresciallo Luigi Baluini, combattente con il nome di Mari, vi partecipò personalmente, lasciandone un dettagliato racconto. Partito insieme ai commissari Biella e Tripolini da San Maroto verso le 13, giunsero dopo un bel pomeriggio di sole, nei pressi di Pievetorina e lì furono ospitati dal ten. Lorenzetti per la notte. All’alba ripresero il viaggio ma giunti a Tazza furono costretti a fermarsi perché Tripolini accusava un malessere dovuto probabilmente alla stanchezza e al freddo. Dopo qualche ora di riposo, si rimisero in cammino, in parte lieti e in parte preoccupati per la tanta neve incontrata nel tragitto. Verso l’ora di cena arrivarono finalmente a Riofreddo dove furono accolti e condotti in una grande sala con un fuoco acceso e lì: ≪Il Capuzi parla e fa chiaramente comprendere che i Gruppi, che fino ad oggi sono stati autonomi, pur essendo sottoposti ai Comandi, vengano posti sotto un unico comando e una unica amministrazione. Tutti accettano. Si costituisce il Comando della Brigata Spartaco per la zona maceratese, il comando della Brigata Garibaldi e della Brigata Gramsci per Spoleto e Terni≫ (AA.VV., 1964, p.197). Furono poi scelti i comandanti di ciascuna brigata e distribuiti ai Commissari i soldi necessari per far fronte alle immediate esigenze.

Il successivo 5 aprile si tenne un nuovo incontro tra i maggiori esponenti dei gruppi partigiani con lo scopo di stabilire i compiti e le delimitazioni delle zone di influenza per ciascuna unità. Erano presenti anche i dirigenti della Brigata Gramsci e della Brigata Garibaldi. I piani furono approvati da tutti i responsabili.

Bibliografia
AA.VV., Tolentino e la resistenza nel Maceratese, Accademia Filelfica, Tolentino 1964.
R. Giacomini, Ribelli e partigiani. La Resistenza nelle Marche 1943-1944, Affinità elettive, Ancona 2008.
G. Mari, Guerriglia sull’Appennino. La Resistenza nelle Marche, Argalia, Urbino 1965.